Commodity Agrifood: trend di mercato su uova, olio d’oliva e cacao secondo Areté, nel post a cura di Business Oggi
Ogni venerdì, Areté – società specializzata in analisi e previsioni sui mercati delle commodity agroalimentari – condivide gli highlight settimanali sui principali trend di prezzo, fornendo dati aggiornati dalle fonti più autorevoli. In questo aggiornamento, focus su tre comparti chiave: uova, olio d’oliva ed il settore del cacao, tutti al centro di dinamiche internazionali complesse che interessano da vicino filiere e investitori.
Contenuti
UOVA: prezzi in crescita, impatto dell’aviaria
Secondo le ultime rilevazioni Areté, i prezzi delle uova in Europa mantengono un trend marcatamente rialzista. In Italia, le uova di taglia M da allevamento in gabbia, quotate dalla CUN, hanno visto un aumento del 15% da luglio 2025 e attualmente il prezzo medio di ottobre è del +24% rispetto allo stesso mese del 2024.
A influire su questo andamento è soprattutto la riduzione dell’offerta europea dovuta all’aviaria, con 268 focolai registrati nel 2025. In Italia, sono stati confermati due nuovi casi tra fine settembre e ottobre, i primi della seconda metà dell’anno. Le misure di contenimento seguono il Regolamento (UE) 2020/687 e includono zone di sorveglianza e protezione per limitare il contagio.
La rigidità della domanda, unita a una produzione limitata, continua a sostenere i prezzi nel breve periodo, impattando la capacità di autosufficienza e creando scenari di tensione su tutta la filiera.
OLIO DI OLIVA: tensioni di mercato e previsioni contrastanti
Il mercato dell’olio extra-vergine di oliva rimane tra i più instabili del comparto agrifood. I prezzi del prodotto italiano sono ancora su livelli record (+5% su base annua), mentre il prodotto di origine comunitaria ha iniziato a recuperare valore dopo mesi di ribasso.
Secondo Areté, tra ottobre 2024 e giugno 2025 l’olio EVO UE aveva perso il 45% del valore medio mensile. Tuttavia, da inizio estate si è osservato un rimbalzo del 14%, grazie alla ripresa dei mercati in Spagna (+17%) e Grecia (+15%). Il driver principale? L’esaurimento delle scorte di alta qualità e il ritorno di condizioni climatiche sfavorevoli nei mesi estivi.
Il MAPA spagnolo stima per la campagna 2025/26 una produzione in calo del 3%, pari a 1,37 milioni di tonnellate, mentre in Italia si prevede un’annata “di carica”: produzione potenziale sopra le 300mila tonnellate (+20%), con Sud e Isole – in particolare Puglia e Calabria – a trainare i volumi.
Al Nord, però, le infestazioni da mosca olearia potrebbero tagliare la produzione del 40%, rendendo il quadro complesso e fortemente disomogeneo tra aree geografiche.
CACAO: domanda in calo, quotazioni in discesa
Dopo quattro campagne segnate da forte inflazione, il settore cacao inizia a mostrare una netta contrazione della domanda, come evidenziano i dati sui grindings (la lavorazione delle fave) nelle principali aree globali.
- Europa: grindings in calo del 5% YoY nel Q3 2025, al livello più basso dal 2014/15.
- Asia: calo del 16% YoY, ai minimi da dieci anni.
- Nord America: leggera crescita del 3%, ma influenzata da una base dati ampliata rispetto al trimestre precedente.
Complessivamente, per la campagna 2024/25 si stima una riduzione globale dei grindings tra il 5% e il 9%. Questo rallentamento della domanda è stato il principale fattore ribassista per le quotazioni.
Infatti, sul mercato ICE, il prezzo della fava di cacao è sceso del 30% da metà agosto e del 56% da inizio 2025, riportandosi sui valori di inizio 2024. Le analisi di Areté suggeriscono che, se da un lato il mercato ha beneficiato della spinta inflattiva degli ultimi anni, oggi la correzione in atto rappresenta un riassestamento importante per l’intera filiera industriale.
Perché monitorare queste commodity?
Per chi opera nel mondo delle startup foodtech, agritech o supply chain tech, questi dati offrono spunti cruciali:
- L’instabilità climatica e sanitaria (aviaria, siccità, infestazioni) impone strumenti di previsione e mitigazione del rischio sempre più evoluti.
- La dinamica prezzo-offerta delle commodity può influenzare la marginalità di intere filiere, dalla produzione al retail.
- Le nuove tecnologie (blockchain, intelligenza artificiale, agricoltura di precisione) possono diventare fattori chiave per ridurre impatti e aumentare resilienza.
Il monitoraggio settimanale di Areté è una risorsa preziosa per investitori, startup e stakeholder del settore agroalimentare che vogliono restare aggiornati con dati autorevoli e insight affidabili.