Contenuti
- 1 Commodity agrifood: i trend della settimana secondo Areté. Pomodoro in risalita, mais sotto pressione geopolitica, caffè in forte correzione
- 2 Pomodoro: prezzi in risalita nonostante l’aumento della produzione
- 3 Mais: prezzi globali ai minimi, ma l’Italia resta un’anomalia al rialzo
- 4 Caffè: gli USA eliminano i dazi sul Brasile e i prezzi crollano
- 5 Conclusioni
Commodity agrifood: i trend della settimana secondo Areté. Pomodoro in risalita, mais sotto pressione geopolitica, caffè in forte correzione
Ogni settimana Areté fornisce un quadro aggiornato sull’andamento delle principali commodity del settore agrifood, basato sulle analisi delle fonti più autorevoli e sull’elaborazione dei dati di mercato. L’aggiornamento di questa settimana mette in luce dinamiche rilevanti per pomodoro, mais e caffè, con impatti diretti su prezzi, approvvigionamenti e strategie di acquisto delle imprese.
Ecco i tre trend da monitorare con attenzione.
Pomodoro: prezzi in risalita nonostante l’aumento della produzione
Dopo il calo registrato alla fine della campagna di trasformazione, le quotazioni dei derivati del pomodoro rilevate dalla Camera di Commercio di Parma hanno invertito la tendenza, segnando una risalita significativa:
- +4% per passata e polpa cubettata
- +3% per la polpa triturata
- +2% per doppio e triplo concentrato
Secondo le analisi Areté, a sostenere i prezzi sono due fattori chiave:
- un costo della materia prima più elevato del previsto
- rese più basse, che hanno frenato i ribassi attesi
Questo nonostante la produzione italiana 2025 risulti in crescita dell’8% rispetto allo scorso anno. Il risultato è un mercato dove i prezzi italiani rimangono nettamente più alti rispetto alle principali referenze internazionali, con effetti su margini, export e contratti di fornitura.
Mais: prezzi globali ai minimi, ma l’Italia resta un’anomalia al rialzo
Il mais resta una delle commodity più influenzate dal contesto geopolitico e dall’andamento dei raccolti globali.
A livello internazionale, i prezzi si mantengono ai minimi dal 2019/20, grazie a:
- produzione record negli Stati Uniti
- raccolti molto abbondanti previsti in Sud America
In Italia, invece, la situazione è diversa. Le quotazioni restano più alte e generano un differenziale record con Euronext. Il premio medio registrato da Areté tra il contratto 103 di Bologna e la prima scadenza di Euronext è stato di 48 €/t nel 2025/26, pari a un +80% rispetto alla media delle ultime cinque campagne.
La ragione principale è il ritardo del raccolto ucraino, che sta limitando le importazioni europee:
- al 20 novembre, raccolto al 71% contro il 94% dello scorso anno
- esportazioni cumulate di ottobre in calo del 53%
- problemi legati agli attacchi russi alle infrastrutture energetiche, che rallentano essiccazione, carico e logistica
Il ritardo del mais ucraino — solitamente decisivo per il mercato UE — sta quindi sostenendo i prezzi dei paesi importatori, Italia in primis.
Caffè: gli USA eliminano i dazi sul Brasile e i prezzi crollano
Novità decisive arrivano dal mercato del caffè. Areté segnala che, il 20 novembre, il governo USA ha annullato completamente i dazi sulle importazioni agricole dal Brasile, tra cui il caffè.
Questa decisione:
- segue l’ordine esecutivo che aveva già eliminato i dazi del 10% introdotti ad aprile
- cancella anche il dazio aggiuntivo del 40% imposto a luglio
- si applica alle importazioni dal 13 novembre
- potrebbe consentire il rimborso dei dazi già pagati
Il Brasile è la prima origine del caffè importato dagli USA, con una quota del 40%. La rimozione totale dei dazi arriva in un contesto di forte calo delle esportazioni brasiliane verso gli USA: -52% tra agosto e ottobre, rispetto al 2024.
La notizia ha avuto un impatto immediato sui mercati: il 21 novembre, i prezzi dell’arabica su ICE hanno aperto con un -6%, segno della forte reazione degli investitori e delle aspettative di un’offerta più ampia e competitiva.
Conclusioni
Le analisi settimanali di Areté evidenziano un quadro eterogeneo ma strategico per il comparto agrifood:
- Pomodoro in risalita nonostante volumi maggiori
- Mais condizionato dal fattore geopolitico e da un differenziale italiano anomalo
- Caffè in piena volatilità per effetto delle decisioni commerciali USA
Per le imprese del settore, queste informazioni sono cruciali per gestire contratti, approvvigionamenti, pricing e pianificazione delle scorte.
In uno scenario così dinamico, disporre di dati affidabili e aggiornati non è più un vantaggio: è un requisito competitivo.